Giosuè Berbenni, I Serassi celeberrimi costruttori d’organi. Le vicende umane, patrimoniali e professionali, 4 voll., Guastalla, Associazione “Giuseppe Serassi”, 2012.
Monumentale pubblicazione in quattro volumi nella quale l’autore propone una ricca panoramica sui 175 anni di attività, dal 1720 al 1895, dei Serassi, una famosa dinastia bergamasca di organari. Al lettore vengono forniti numerosissimi spunti che consentono di comprendere e valutare questa attività da diverse prospettive in un approccio didascalico nel quale si enunciano con chiarezza i singoli temi trattati nella loro articolazione interna e si fornisce la spiegazione di termini specifici. Nei paragrafi conclusivi di ogni capitolo se ne riassume il contenuto.
Si ricostruisce la genealogia della famiglia con riferimenti all’arte costruttiva organaria, anche dal punto di vista tecnico-costruttivo e della resa acustica, il tutto in relazione con le vicende umane, familiari (matrimoni, vocazioni religiose, cariche pubbliche), professionali e patrimoniali della dinastia. Vengono indagate le attività collaterali in campo agricolo, venatorio o tessile, le lettere dei familiari e dei corrispondenti, i testamenti. Si cita la vicenda della libreria della famiglia che perviene alla Biblioteca Civica di Bergamo nel 1869. Vengono affrontate, in maniera analitica, le vicende societarie, le titolarità, le procure, gli assetti, i bilanci, le abitazioni possedute, le compravendite immobiliari, gli stili di vita.
Il secondo volume è dedicato all’analisi del ciclo di produzione, dell’attività commerciale, dei collaudi e dell’organizzazione del lavoro anche in rapporto all’eredità del passato, come quella rappresentata dagli organi Antegnati. Sono motivo d’attenzione anche le relazioni con gli altri organari e la concorrenza in genere.
Negli ultimi volumi si affrontano le questioni legate alla committenza in Italia, i rapporti con personaggi illustri come padre Davide da Bergamo o Giovanni Simone Mayr, i contatti con l’organaria d’oltralpe, le ricadute dei manufatti serassiani (influssi stilistici) sulla musica composta ed eseguita, i segreti di bottega.
Ampio spazio è anche dedicato alla diffusione dei prodotti tramite opere letterarie, cronache giornalistiche, componimenti celebrativi o letterari per l’inaugurazione di nuovi organi, memorie di musicisti, citazioni nei trattati, corrispondenza di terzi, rassegna stampa, onorificenze, strategie di marketing.
Al lettore vengono forniti gli strumenti di ricerca di tipo documentario, bibliografico e analitico (indici ecc.). Troviamo tavole illustrative di tipo tecnico, specialmente nel capitolo dedicato alle invenzioni e ai miglioramenti. Ricche le appendici di documenti, trascrizioni di carteggi, poste alla fine dei vari capitoli.
Si dà conto della tipologia e della storia di acquisizione delle fonti, con particolare riferimento ai registri e atti notarili e al carteggio che gode oggi della pubblicazione on line sul sito web della Biblioteca Angelo Mai.
Viene inoltre fornita la cronologia dei circa mille organi costruiti o restaurati; si riportano i due cataloghi pubblicati nel 1816 e nel 1858; sono proposti approfondimenti sugli organi Serassi nel bergamasco. Vengono anche trascritte le numerose iscrizioni trovate sulle canne e sui cartigli degli organi.
Al termine dell’opera troviamo una breve postfazione di Matteo Brambilla, L’organo Serassi, microcosmo antropo-teologico, volta ad esplorare il connubio tra arte organaria e dimensione umana, esistenziale, ideale, in tutto il suo respiro e in tutta la sua problematicità.
Marcello Eynard