RESTAURO, INVENTARIO E DIGITALIZZAZIONE DEL FONDO “UFFICIO PATRIOTI DI BERGAMO” CONSERVATO NELL’ARCHIVIO DI STATO DI BERGAMO
Progetto portato a termine grazie al competente lavoro di Lucia Citerio, archivista e socia di Archivio Bergamasco e al sostegno dei seguenti finanziatori: Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) Comitato di Bergamo, Fondazione Comunità Bergamasca, Fondazione Credito Bergamasco, Centro Studi storici della Gera d’Adda, Comune di Arcene, Cooperativa Città Alta, CGIL e CISL di Bergamo, avv. Roberto Bruni. A tutti il più vivo ringraziamento di Archivio Bergamasco.
Per la realizzazione del progetto è stato stipulato un accordo con l’Archivio di Stato di Bergamo, ente presso il quale è conservato il fondo, che conta 200 fascicoli, 15 registri, 7700 schede individuali.
Costituito dagli atti dell’Ufficio che si occupò principalmente di raccogliere le informazioni sui partecipanti alla Resistenza nelle varie formazioni partigiane per poi procedere al riconoscimento delle qualifiche di partigiano, patriota e benemerito nella lotta di Liberazione, l’archivio si presenta straordinariamente ed eccezionalmente completo, con fascicoli e segnature originali che hanno permesso attraverso il riordino e l’inventariazione archivistica, una ricostruzione fedele del suo assetto originario (e quindi l’originario nesso tra le singole carte), aspetto di enorme importanza per ricercatori e studiosi.
I lavori, avviati nel settembre 2014 e conclusi nel settembre 2015, hanno comportato:
1) il restauro;
2) l’inventariazione archivistica;
3) la digitalizzazione dei documenti.
1) Il restauro è consistito nella disinfezione e pulitura dei documenti, nel consolidamento tramite velatura delle carte e risarcimento di lacune e strappi, e infine nella ricostruzione delle cartelle originali.
2) Nell’intervento archivistico, le carte sono state riordinate e descritte analiticamente in un inventario dettagliato che costituisce lo strumento fondamentale per la ricerca e la consultazione dei documenti; l’inventariazione è stata realizzata attraverso l’utilizzo di software specifici che permettono l’interscambio dei dati con il sistema informativo nazionale e garantiscono la possibilità di pubblicare l’inventario nei portali nazionali del Sistema informativo unificato Soprintendenze archivistiche (SIUSA), del Sistema Informativo degli Archivi di Stato (SIAS) e del Sistema Archivistico Nazionale (SAN) per la pubblica consultazione delle banche dati.
3) La digitalizzazione è stata eseguita secondo gli standard prescritti dalla normativa sulla riproduzione digitale dei documenti e sulla conservazione sostitutiva. Le copie digitali sono state realizzate in più formati per soddisfare diversi scopi: conservazione sostitutiva, consultazione di sala da parte degli utenti dell’archivio di Stato, pubblicazione on-line.
Il progetto ha restituito alla consultazione del pubblico e dei ricercatori un’importante fonte storica inedita e fino ad oggi non accessibile, permettendo l’approfondimento della storia della Resistenza e del primo dopoguerra nel territorio Bergamasco. Nel corso del lavoro di inventariazione è emerso l’estremo interesse di queste carte anche per la ricostruzione dell’organizzazione e dell’attività del Governo militare alleato a livello locale e della fase del passaggio istituzionale all’amministrazione italiana.
Il fondo è ora dotato di strumenti di ricerca scientifici, redatti secondo gli standard archivistici internazionali e la normativa vigente in materia, e di strumenti di fruizione informatizzati che permetteranno inoltre la realizzazione di iniziative di valorizzazione del patrimonio documentario.